Dopo 6 ore di lezione e 2 di biblioteca entri in metropolitana e speri che il caldo afoso di milano ti permetta di sopravvivere dentro quei vagoni pieni e sudici di persone.. 😷😲
Meno 2 giorni alll’Expo!
La gente si precipita sulla M1 affamata e stanca con i tacchi 12 che iniziano a far male e le cravatte sempre più strette.. Asiatici, Russi ed Indiani con vestiti attillati e cappelli ingombranti sommersi da sacchetti firmati Chanel, Hermes e Valentino.
Nella massa puoi anche scorgere modelle e blogger improvvisate che vestono gli abbinamenti più improbabili e appariscenti!

Ma poi metti le cuffie nelle orecchie e ti fermi.. La gente continua a correre e a ridere, il mondo e quelle centinaia di persone continuano imperterrite a girare e tu ti senti impotente e piccolo piccolo in una città così grande e caotica.. Città amata e odiata, temuta e tanto sognata nello stesso momento da così tante persone..
E quando hai iniziato nuovamente a camminare sarai accompagnato da una mandria di persone puzzolenti e impegnate e ti accorgerai di quante parole e quanti pensieri riescono ad essere racchiusi in un piccolo spazio come quello di un vagone della metro..
Dopo quel breve o lungo tempo dove tutti insieme come dei piccoli animaletti da allevamento, ognuno scende alla sua fermata e sbuca fuori e torna alla sua vita..
Ecco, questo è l’effetto che mi fa la metropolitana.. Questa è la magia / incubo dell’essere underground.
L’ha ribloggato su Al Bar Etna.
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